Ciao, sono Manuela,
e ti do il benvenuto nel mio mondo creativo.
Sono nata e abito in Sardegna, terra magica e molto antica; ed è qui che nasce il mio laboratorio artigianale, situato nella “piccola Barcellona del Mediterraneo”, la città di Alghero.
Mi piace pensare che Daisy soul’s soap nasca dal connubio dei miei studi passati: in ambito storico artistico ed olistico, come naturopata.
Qual è la mia fonte di ispirazione
L’amore per la Natura e per le cose belle
Amo la natura, le piante ed i fiori e mi lascio ispirare dalla sua bellezza per creare dei microcosmi fioriti e profumati.
E’ proprio dall’incontro delle mie passioni che prende vita questa realtà artigianale fatta di creazioni poliedriche che parlano di me e della bellezza del mondo naturale.
Amore, passione e cura dei dettagli, sono gli ingredienti segreti che mi accompagnano in ogni fase creativa; dalla raccolta dei fiori fino alla scelta del packaging.
Ogni creazione è pensata in chiave sostenibile, riciclabile e a salvaguardia dell’artigianato italiano e dell’unicità.
Curiosità sul mio nome
Perché Daisy soul’s soap?
Perché Daisy soul’s soap?
Il nome Daisy soul’s soap nasce nel 2016, quando in piena fase sperimentale (al tempo frequentavo dei corsi di autoproduzione ed erboristeria), mi dilettavo a creare saponi vegetali ed altri prodotti per me ed i miei amici.
Mentre creavo mi resi conto, che molti degli utensili utilizzati (contenitori, mestoli, coperte per la stagionatura, ecc..) mi erano stati donati dalla mia nonna materna, che si chiamava Margherita (Daisy in inglese).
Al tempo la mia nonna era venuta a mancare da 3 anni e così decisi di creare qualcosa in sua memoria.
Daisy soul’s soap nasce per dare voce a Margherita e alle altre mie ave; donne sarde creative e talentuose che mi hanno cresciuta con amore e cura, tramandandomi la passione per la creatività e per le cose belle, fatte a mano.
A tutte loro ho dedicato e dedico ogni giorno con gratitudine il mio progetto, fatto di radici e memorie antiche, di donne sedute in cerchio davanti al braciere, che chiacchierano fra loro con il cerchio da ricamo in mano, o che tessono a ritmo davanti al telaio.
Grazie, grazie, grazie.